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ORZAIOLO: PERCHÉ VIENE QUESTA CISTE NELL’OCCHIO?



L’orzaiolo è una fastidiosa (seppur innocua) infezione che colpisce la zona perioculare, con cui la maggioranza delle persone ha avuto a che fare almeno una volta nella vita. Vediamo più esattamente di cosa si tratta.

Che cos’è e perché viene l’orzaiolo

L’orzaiolo altro non è che una piccola cisti ripiena di pus – in pratica un “brufolo” – che compare sul bordo, oppure all’interno, della palpebra inferiore o superiore dell’occhio. Oltre ad essere poco gradevole esteticamente, questa cisti causa: prurito, sensibilità alla luce, rossore e bruciore e, quando è interno e interessa la ghiandola di Meibomio, anche lacrimazione continua. Gli orzaioli esterni (meno fastidiosi di quelli interni) colpiscono invece i follicoli ciliari oppure le confinanti ghiandole di Zeis o di Moll, deputate rispettivamente alla produzione di sebo e sudore. In ogni caso, per quanto seccanti, i sintomi dell’orzaiolo non compromettono la vista.

Questo disturbo è generalmente causato dallo Stafilococco – lo stesso batterio responsabile di mal di gola e raffreddori – che però si comporta perlopiù in maniera “simpatica” con la pelle umana, cioè tende a convivere con essa senza (di solito!) creare problemi. Le ragioni per cui gli stafilococchi eventualmente presenti nel tessuto perioculare cominciano a proliferare incontrollatamente dando luogo a un orzaiolo, possono essere svariate.


Tra le cause più frequenti di questa malattia dell’occhio ricordiamo:

  • Mettere le lenti a contatto con le mani non perfettamente lavate e indossarle per lungo tempo;

  • Stropicciare gli occhi frequentemente e, ancora una volta, con le mani non pulitissime;

  • Addormentarsi con gli occhi ancora truccati;

  • Utilizzare cosmetici avariati o di scarsa qualità;

  • Sporcare inavvertitamente le rime palpebrali quando ci si soffia il naso.

Ancora, possono causare lo sviluppo di orzaioli: il diabete, che rende più vulnerabili a tutte le infezioni, la blefarite, un’infiammazione delle rime palpebrali, e la rosacea – una condizione portatrice di brufoli e rossori sul viso, che può costituire a sua volta una possibile causa di blefarite. Infine, è stata individuata una relazione fra orzaiolo e stress.

Anche se molto fastidioso, l’orzaiolo non deve preoccupare perché tende a risolversi in maniera spontanea nell’arco di una settimana o poco più.

Come curare l’orzaiolo?

Come appena detto, questa patologia normalmente regredisce da sé; è possibile, però, accelerarne la guarigione facendo fuoriuscire il pus presente all’interno della cisti con l’aiuto di impacchi naturali caldi a base di malva o di comunissima camomilla. Se il disturbo è particolarmente resistente, si può ricorrere ad un’apposita crema per orzaiolo a base di antibiotici. L’importante è non provare MAI a spremere il foruncolo con le mani né forarlo con siringhe e aghi: in questo modo si rischierebbe solo di diffondere ulteriormente l’infezione! È poi fondamentale – sempre per non peggiorare la situazione – cercare di non strofinare la palpebra interessata, malgrado il forte prurito.


Come prevenire l’orzaiolo

L’igiene rappresenta la migliore prevenzione nei confronti dell’orzaiolo, bisogna quindi ricordarsi di non portare mai agli occhi le mani o altri oggetti (come cosmetici, salviette e asciugamani) che possano essere contaminati da batteri. Questa raccomandazione vale anche quando l’infezione ha già colpito un occhio… e non si desidera contagiare anche l’altro! Infine, anche un’alimentazione priva di eccessi calorici, sostanze irritanti (come pepe e peperoncino) e cibi molto grassi può aiutare a prevenirne lo sviluppo nei soggetti predisposti o a non enfatizzarlo quando è già presente.

Orzaiolo in gravidanza

Gli sbalzi ormonali tipici della gravidanza possono rappresentare un altro fattore favorente per la comparsa dell’infezione. In questo caso, una terapia a base dei “rimedi naturali per orzaiolo” citati sopra è certamente da preferire.

Calazio e orzaiolo differenze e connessioni

Un’altra cisti sulla palpebra che molti tendono a confondere con l’orzaiolo è poi il calazio. A differenza del primo, però, il calazio è un’infiammazione cronica che colpisce specificamente la ghiandola di Meibomio, nel versante interno della palpebra. Si presenta come un rigonfiamento di materia grassa che impedisce la fuoriuscita dello strato oleoso delle lacrime. Solitamente il calazio è indolore e, come l’orzaiolo, non causa problemi alla vista ma, quando raggiunge dimensioni notevoli, può provocare una forma di astigmatismo. Il calazio può anche essere il risultato della cronicizzazione dell’orzaiolo interno ricorrente. Calazi molto frequenti o difficili da debellare richiedono l’intervento del medico.

Come essere certi che sia tutto a posto?

Come già detto, l’orzaiolo non ha bisogno di una particolare terapia medica od oftalmologica. Quando, però, la patologia si ripresenta con una certa frequenza, si estende alla guancia o esita in un calazio, è bene consultare l’oculista o, in prima battuta, rivolgersi al proprio ottico di fiducia. Puoi compilare il form sottostante per un controllo senza impegno!



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