L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la IAPB (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità) e altre importanti organizzazioni scientifiche concordano nell’affermare che, nell’85% dei casi, è possibile prevenire la cecità. A dimostrazione di una sensibilità sempre maggiore degli enti preposti, i programmi mirati si moltiplicano a livello globale. Tra essi, il progetto V2020, denominato The Right to Sight (Diritto alla vista) si prefigge di intervenire sulla cecità evitabile entro l’anno 2020; il segnale più chiaro di una presa di coscienza collettiva che ci deve indurre alla riflessione.
E noi, cosa stiamo facendo per la salute della nostra vista? Il primo passo per una prevenzione consapevole è conoscere quali sono le malattie dell’occhio che portano alla cecità.
Dati alla mano, la cataratta è la causa principale di cecità. È una malattia dell’occhio che danneggia il cristallino rendendolo opaco e incapace di focalizzare l’immagine sulla retina.
Sempre secondo le statistiche dell’AMD, le altre due maggiori cause di cecità sono la degenerazione maculare legata all’età (41% dei casi) e il glaucoma (16%). Anche in questo caso, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale in quanto, se condotta con logica e rigore scientifico, può ridurre in maniera rilevante gli effetti sulla vista, in particolar modo in quelli di origine genetica o connaturata.
Grazie anche agli studi dello scienziato americano George Wald, antesignano delle teorie sulle cellule fotorecettrici, la comunità scientifica internazionale ha potuto individuare altre cause fatali che conducono la vista a un progressivo e inesorabile declino. La trombosi retinica, ad esempio, è una sorta di ictus che ne occlude l’afflusso di sangue con conseguenze permanenti. Non meno importante, e altrettanto dannoso, è il diabete; a livello fisiologico le cause sono le stesse, ma quest’ultimo incide su entrambi gli occhi con risvolti irreversibili. Troppo spesso, specialmente in questi casi, la superficialità e l’indolenza dell’interessato sono fatali per lo stato di salute della vista.
Un’informazione costante e capillare può risolvere l’insorgere di numerose patologie.
Tra le altre cause della perdita della vista vi sono la cecità corticale e il nervo ottico danneggiato da cause patologiche o traumatiche. In entrambi i casi, la cecità si manifesta a seguito di infarti, tumori o emorragie che colpiscono simultaneamente la corteccia cerebrale dei due emisferi.
Sottovalutare un sintomo è il primo errore da evitare per la salute della nostra vista e per quella di chi ci sta a cuore. Per fugare ogni ragionevole dubbio, una visita gratuita presso degli specialisti è il minimo che il buon senso ci impone. Un atto dovuto al nostro amor proprio oltre che una dimostrazione di intelligenza e lungimiranza. La prevenzione non è mai troppa.
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