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PRESSIONE DEGLI OCCHI ALTA: QUALI SONO LE CONSEGUENZE?



Hai effettuato di recente una visita oculistica e hai scoperto di avere la pressione oculare alta e ti chiedi cosa questo comporti?
Raramente sentiamo parlare di pressione degli occhi alta e delle conseguenze che questa può comportare, ma in realtà, la pressione intraoculare è un parametro fondamentale per valutare la buona salute degli organi visivi. I suoi valori vanno perciò controllati con una certa regolarità.

Un aumento della pressione degli occhi protratto nel tempo, rappresenta una condizione di rischio per il glaucoma.

Il glaucoma: cos’è e come si manifesta

Il glaucoma è una delle più insidiose malattie dell’occhio, poiché può non dare segni di sé per un lungo periodo, e, soprattutto, se non curato per tempo può portare alla cecità!

Si manifesta principalmente con un aumento della pressione oculare: all’interno del bulbo oculare scorre un fluido, l’umor acqueo, “incaricato” di trasportare nutrimento alle strutture oculari, che defluisce attraverso appositi canali. Quando, per varie ragioni (fra cui: elevata pressione sanguigna, diabete, miopia accentuata, traumi oculari, emicrania cronica, terapie cortisoniche prolungate…), i canali di deflusso dell’umor acqueo si ostruiscono o comunque diventano meno accessibili, la pressione all’interno del bulbo è destinata a salire. Se questa situazione permane, può danneggiare il nervo ottico, conducendo appunto al glaucoma.

I tipici sintomi iniziali del glaucoma riguardano un restringimento del campo visivo, a partire dalla visione laterale.



Classificazioni della malattia

A seconda delle cause del glaucoma, si distinguono il glaucoma ad angolo aperto e quello ad angolo chiuso. Nel primo caso (prodotto da un invecchiamento progressivo del sistema di deflusso dell’umor acqueo) i sintomi si manifestano in maniera più lenta e sfumata. Il secondo, invece, ha un esordio improvviso, con un brusco calo del visus, dolore oculare, mal di testa, nausea.
La buona notizia è che, in entrambi i casi, è possibile adottare alcune abitudini utili a prevenire l’insorgere della patologia o ad attenuarne gli effetti, per esempio, con opportuni trattamenti ipertensivi sistemici.

Esiste anche una forma più rara: il glaucoma congenito. In questi casi la malattia è determinata da un’anomalia presente già alla nascita, che purtroppo, però, non è possibile prevenire.

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Come si diagnostica il glaucoma

Oltre ai livelli pressori endoculari elevati e al restringimento del campo visivo, un altro parametro rilevante ai fini della diagnosi del glaucoma con sintomi premonitori, è l’alterazione papillare.
Gli step utili allo specialista per individuare la malattia sono: esame del campo visivo, tonometria (misurazione della pressione) e oftalmoscopia.

Come si cura il glaucoma e come si può ridurre la pressione agli occhi?

Le terapie del glaucoma possono essere farmacologiche oppure chirurgiche (intervento chirurgico).
Se si riesce a scoprire la malattia tempestivamente, si può fare molto per arrestarne il decorso e conservare la vista. Le terapie, diverse a seconda della gravità della patologia, includono colliri a base di betabloccanti o di prostaglandine, molto efficaci per abbassare la pressione locale.
Quando, però, la malattia si trova a uno stadio avanzato, l’unico rimedio per scongiurare il rischio di perdere la vista è l’intervento di glaucoma.

Prevenzione e diagnosi precoce

Oltre a condurre uno stile di vita sano, contenendo quindi la pressione arteriosa entro i limiti normali e tenendo a bada il livello di glicemia, è essenziale sottoporsi periodicamente a un esame del fondo oculare con misurazione della pressione. Specialmente se si sono superati i 45 anni, visto che, proprio come avviene per la pressione arteriosa, anche la pressione endoculare tende a crescere con l’età!

Si tratta di un controllo molto semplice, che può essere effettuato anche presso un buon centro ottico in tempi rapidi. Puoi prenotare oggi stesso una visita senza impegno da Lisi&Bartolomei compilando il modulo sottostante.



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