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SENSAZIONE DI SABBIA NEGLI OCCHI: IL PRIMO SINTOMO DELLA CONGIUNTIVITE



Tra le Malattie dell’occhio, la congiuntivite, è forse quella più conosciuta. Chi non ha almeno una volta nella vita avvertito quella fastidiosa sensazione di sabbia negli occhi? Questo è uno dei sintomi tipici e comuni proprio di questa malattia oculare. Tale termine identifica un’infezione della membrana che riveste esternamente il bulbo oculare. La congiuntiva, questo il nome della membrana, contribuisce alla lubrificazione dell’occhio; per tale motivo, chi si trova ad affrontare questo problema prova, in molti casi, una sensazione di sabbia negli occhi. Ad esserne colpiti sono soggetti di tutte le età, compresi i neonati. Nelle prossime righe verranno prese in esame le tipologie esistenti, le cause delle congiuntiviti e i possibili rimedi.

Sintomi e cause della congiuntivite

La congiuntivite, riguardante uno od entrambi gli occhi, può avere diverse origini tanto che, a seconda del caso preso in esame, si parla di congiuntivite virale, congiuntivite batterica e congiuntivite allergica. Quest’ultima, fino a poco tempo fa limitata alla stagione primaverile, ha visto aumentare progressivamente il numero dei casi anche negli altri periodi dell’anno. Se le cause possono essere diverse, ad accomunare le tipologie di congiuntivite sono i sintomi. Dagli occhi arrossati alla presenza di secrezioni, da un fastidioso prurito alla sensazione di bruciore; questi sono i primi sintomi della congiuntivite.

Le terapie per la risoluzione del problema sono molte. Il più noto dei farmaci per la cura di questa malattia è il collirio per congiuntivite, quest’ultimo è vantaggioso in quanto essendo instillato direttamente nell’occhio, quindi dove ha origine l’infiammazione, generalmente è più rapido nella risoluzione dei fastidi.

Ogni cura deve essere necessariamente condivisa con il proprio medico di fiducia, solo esso sarà in grado di somministrare il farmaco perfetto in base alla tipologia di congiuntivite. Particolare attenzione meritano le situazioni di congiuntivite in gravidanza e di congiuntivite nei bambini. Entrambi i casi sono molto delicati e per questo se ci si trova in queste condizioni occorre contattare subito un oculista per evitare di commettere errori.

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La congiuntivite batterica e le altre forme esistenti

La forma batterica è sicuramente quella più diffusa. Questo è dovuto soprattutto alla facilità di contagio. Infatti, è sufficiente toccarsi l’occhio senza pulirsi le mani, oppure utilizzare promiscuamente degli asciugamani per divenire vittime dell’infezione. Proprio per questo, i luoghi maggiormente a rischio sono le aule scolastiche e l’ambiente domestico. Le forme virali, invece, essendo legate nella maggior parte dei casi ad infezioni da herpes, sono inevitabilmente meno frequenti.


Come curarsi? Congiuntivite e rimedi

La congiuntivite è una delle malattie dell’occhio più comuni, solo una volta individuate le cause della malattia è possibile adottare la cura migliore. I rimedi per la congiuntivite sono tanti, ma è importante richiedere una visita oculistica appena si avvertono i primi sintomi.

La forma batterica, ad esempio, richiede l’impiego di un collirio per congiuntivite; generalmente, trascorse 48 ore è possibile riscontrare i primi miglioramenti. Tuttavia, la terapia dovrà proseguire fino al termine indicato dall’oculista; questo permetterà di debellare definitivamente il batterio.

La congiuntivite virale non può fare affidamento su un farmaco in grado di colpire direttamente il virus. In questo caso, la visita oculistica si concluderà con l’assegnazione di una terapia locale a base di colliri antibiotici e anti-infiammatori. Infine, è un collirio antistaminico a poter dare sollievo dalla congiuntivite allergica.

La congiuntivite nei bambini e la congiuntivite in gravidanza

Come già anticipato, al pari di altre malattie dell’occhio, la congiuntivite può colpire anche i bambini, fin dai primi mesi di vita. A volte è sufficiente un raffreddore, oppure un’eccessiva esposizione degli occhi ai raggi del sole, a far sorgere il problema. Anche le mamme in gravidanza vengono spesso colpite da questa malattia infiammatoria.

Anzi, in questo caso, contattare l’oculista di fiducia è essenziale, anche se in casa sono già presenti dei colliri o antibiotici. Proprio in dolce attesa, infatti, si richiede una particolare attenzione nella somministrazione di farmaci, soprattutto per quanto riguarda antibiotici come la Tobramicina o antinfiammatori come il Pranoprofene.


Le alternative agli antibiotici nella cura della congiuntivite

Una volta riscontrati i primi sintomi nella congiuntivite si può procedere con rimedi naturali, si possono fare, ad esempio, degli impacchi di ovatta imbevuti di acqua tiepida e camomilla. Esistono anche degli innocui rimedi della nonna ideati proprio per le donne incinte come le fette di mela da porre per pochi minuti sulle palpebre infiammate. Tra i rimedi naturali ci sono anche i colliri realizzati dalle piante officinali, una tra tutte il meliloto comune. Grazie alle sue proprietà naturali è in grado di svolgere un’importante azione antinfiammatoria e migliora la tonicità della parete venosa.
Se la sensazione di sabbia negli occhi persiste è il caso di farsi controllare da un’oculista, solo esso ti potrà dare la risposta al tuo problema.



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